Antiquarium di Poggio Civitate Museo Archeologico
in mostra numerosi e importanti reperti archeologici del territorio
Informazioni
www.museisenesi.org
Piazza della Cattedrale, 4 – 53016 Murlo
0577 814099
poggiocivitate@museisenesi.org
ORARI
Da aprile a settembre
Da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 13.30 / dalle 15.30 alle 19.00 (festivi inclusi).
Da ottobre a marzo
Dal venerdì alla domenica e tutti i giorni festivi 10:30-13:30 / 14:30-17:30 (anche nei giorni festivi, esclusi il 25-26 dicembre e il 1° gennaio)
Chiuso
25, 26 dicembre e 1 gennaio
Prenotazione obbligatoria per gruppi superiori a 7 persone entro il giorno precedente la visita chiamando il numero 0577814099 o +39 3356859146; in alternativa, è possibile inviare una mail a poggiocivitate@museisenesi.org
BIGLIETTI
Intero: € 5,00
ridotto: € 4,00 (studenti da 6 anni fino all’ università; over 60; accompagnatori di persone diversamente abili; gruppi superiori a 10 persone; associati Touring Club, possessori di Edumuseicard, soci ICOM muniti di tessera)
ridotto speciale: € 1,50 (scolaresche)
L’importanza dei popoli etruschi a Murlo ha avuto inizio presumibilmente nel VII secolo a.C., quando si è sviluppata una classe aristocratica che ha inizialmente sfruttato le risorse locali, tra cui la presenza di miniere di rame di grande importanza nella zona. Successivamente, si è verificata una crescita del commercio favorita dalla presenza di fiumi navigabili che conducevano al mare.
Il commercio coinvolgeva sia le materie prime utilizzate per la lavorazione dei metalli, sia gli oggetti prodotti da abili artigiani presso l’officina di Poggio Civitate. Il periodo di maggior splendore degli Etruschi a Murlo si colloca indubbiamente tra il VII e il V secolo a.C., durante i periodi denominati Orientalizzante e Arcaico, dei quali sono rimasti importanti segni che contribuiscono alla conoscenza della civiltà etrusca, oggetto di studio da parte di studiosi provenienti da tutto il mondo.
Le tracce della presenza etrusca sono chiaramente visibili a Murlo, sia sul territorio che nella popolazione locale. I ricchi reperti rinvenuti a Poggio Aguzzo, dove si trovava la necropoli etrusca, e a Poggio Civitate, dove si trovava la famosa residenza principesca, hanno contribuito alla creazione dell’Antiquarium di Poggio Civitate, ovvero il Museo Archeologico di Murlo.
Le prove dell’eredità etrusca nella popolazione locale sono dimostrate dagli studi sul DNA etrusco condotti sugli abitanti autoctoni di Murlo, i quali sono considerati diretti discendenti degli Etruschi. Questa evidenza è stata documentata da importanti ricerche universitarie degli anni ’80 e da studi più recenti del 2007 (The American Journal of Genetics, 2007).
L’ Antiquarium di Poggio Civitate
L’Antiquarium di Poggio Civitate, il museo archeologico di Murlo, si trova all’interno dell’antico Palazzo Vescovile, situato al centro del piccolo borgo, un castello medievale che si affaccia sul torrente Crevole, un affluente dell’Ombrone.
All’interno del museo archeologico di Murlo sono conservate testimonianze uniche della civiltà etrusca nella zona circostante. Oltre agli oggetti orientalizzanti provenienti dalla necropoli di Poggio Aguzzo (VII secolo a.C.), particolare importanza è data ai reperti dell’insediamento, in particolare del ricco palazzo principesco che ne costituisce il nucleo, situato sulla collina di Poggio Civitate. Questo insediamento, tra i più importanti dell’Etruria, si sviluppò lungo le vie di comunicazione che collegavano le città etrusche costiere con quelle dell’entroterra.
Le indagini archeologiche a Poggio Civitate sono ancora in corso e furono avviate da una missione americana negli anni ’60, incoraggiata e supportata da Ranuccio Bianchi Bandinelli. Lo scavo del palazzo, caratterizzato da due fasi di costruzione distinte risalenti al periodo orientalizzante (VII secolo a.C.) e arcaico (VI secolo a.C.), è stato un punto di svolta nella comprensione dell’architettura residenziale etrusca. La scoperta di elementi in terracotta utilizzati per coperture e decorazioni dei tetti (acroteri, lastre, gocciolatoi, antefisse) ha fornito preziose informazioni sulla tecnica e l’ideologia del potere dell’epoca.
Il primo piano del museo ospita numerosi manufatti di grande valore, alcuni dei quali importati da altre città dell’Etruria e dalla Grecia, che illustrano vari aspetti della vita quotidiana, dal banchetto alla cura del corpo. Inoltre, c’è una sezione dedicata alla grande officina artigianale scoperta nelle immediate vicinanze del palazzo principesco, dove venivano realizzati oggetti raffinati e preziosi in ceramica, bronzo, avorio e osso.
Il secondo piano è invece dedicato ai noti resti della decorazione architettonica del palazzo. Qui è stata ricostruita una porzione del tetto, coronata da straordinarie statue in terracotta risalenti all’inizio del VI secolo a.C., e decorata con lastre fittili che, originariamente disposte a formare un fregio continuo sotto il tetto, raffigurano banchetti, assemblee, processioni e corse di cavalli. Tra le statue acroteriali spicca il famoso “Cappellone”, diventato il vero simbolo del museo di Murlo: una figura maschile seduta assolutamente unica, con una lunga barba squadrata, che indossa un ampio cappello con una calotta a punta molto alta.
Al terzo piano, invece, si trova una selezione di oggetti utilizzati nella vita quotidiana, soprattutto per cucinare e servire i cibi, insieme a produzioni uniche di buccheri e piccole sculture in bronzo. Alla fine del percorso di visita, c’è una sezione dedicata ad alcuni dei più importanti corredi funerari rinvenuti nella vicina necropoli di Poggio Aguzzo.
Il museo dispone anche di un laboratorio di restauro e ospita regolarmente conferenze, mostre e seminari sull’arte antica e sulle tecniche di lavorazione, come l’oreficeria, la lavorazione del bronzo e la scultura in terracotta.