Il Museo dell’Opera del Duomo di Siena
Il museo si trova nella navata destra di quello che doveva essere il Duomo Nuovo
Informazioni
Cattedrale, Libreria Piccolomini, Museo dell’Opera, Panorama dal Facciatone, Cripta, Battistero, Sotto il Duomo, Porta del Cielo
1 marzo – 31 ottobre: 10:30 – 19:00
Cattedrale Festivi: 13:30 – 18:00
Cattedrale Prefestivi: 10:30 – 18:00
1 novembre – 28 febbraio: 10:30 – 17:30
Cattedrale Festivi: 13:30 – 17:30
Cattedrale Prefestivi: 10:30 – 17:30
26 dicembre – 6 gennaio: 10:30 – 18:00
Cattedrale Festivi: 13:30 – 17:30
Cattedrale Prefestivi: 10:30 – 17:30
Periodo Scopertura Pavimento: Cattedrale Festivi:
9:30 – 18
Porta del Cielo:
Apertura dal 1 marzo al 7 gennaio. Gli orari seguono quelli della Cattedrale
Il Museo dell’Opera del Duomo è uno dei più antichi musei privati istituiti in Italia (fondato nel 1869) e si trova in quella che doveva essere la navata destra del cosiddetto “Duomo Nuovo”, la cui costruzione, iniziata nel 1339, venne interrotta dopo la peste del 1348.
Raccoglie molte opere originali provenienti dal Duomo, fra cui le più importanti sono le statue della facciata Sibille, Profeti e Filosofi dell’antichità scolpite da Giovanni Pisano fra il 1285 e il 1297, il bassorilievo raffigurante la Madonna in trono col Bambino e il cardinal Casini, opera di Jacopo della Quercia (1437-1438), e il celebre tondo di Donatello con la Madonna col Bambino (1458 ca.), realizzata per l’antica porta del Perdono posta sul fianco destro della cattedrale.
Il Museo dell’Opera conserva soprattutto due capolavori di Duccio di Boninsegna: la grandiosa Vetrata per l’abside del Duomo (1287-1288) e la Maestà (1308-1311).
La vetrata è unicum tra i manufatti in vetro prodotti in epoca medioevale, per la straordinaria tecnica utilizzata da Duccio, che impiegò quattordici grandi pannelli composti da vetri di altissima qualità, scelti in numerose gamme cromatiche che vanno dal blu zaffiro al rosso rubino, dal giallo oro al verde smeraldo. La Maestà è una pala d’altare, capolavoro assoluto dell’arte pittorica italiana del primo Trecento: visibile da entrambi i lati, con quaranta figure nella faccia anteriore e quasi ottanta nelle storie del retro.
Una citazione a parte merita – fra le innumerevoli opere del Museo – la Madonna degli Occhi Grossi, uno dei più antichi dipinti di scuola senese, realizzato dal Maestro di Tressa, nel secondo quarto del XIII secolo, davanti alla quale il popolo senese, prima della vittoriosa battaglia di Montaperti sui fiorentini (4 settembre 1260), pronunciò una preghiera per affidare la città alla Vergine.
Info: operaduomo.siena.it