Piazza del Campo
La sua storia ne spiega la bellezza tutta particolare
Per capire la bellezza e la suggestione particolare che Piazza del Campo – famosa anche perché qui si corre il Palio di Siena, il 2 luglio ed il 16 agosto di ogni anno – esercita su tutti coloro che la vedono, è necessario conoscere la storia.
La forma a “conchiglia”, come viene comunemente definita, deriva dall’essere stato un semplice terreno scosceso, su cui convergevano le vie dell’antica città. La necessità di organizzare lo spazio, come luogo per ospitare mercati e feste pubbliche, ha portato i vari governi della Repubblica di Siena a prevederne la progressiva sistemazione, tanto che già alla fine del Duecento furono stilati degli statuti in cui si prescriveva l’obbligo per i palazzi di aprire sulla piazza soltanto bifore o trifore.
Nacque poi l’idea di fare della piazza uno spazio indipendente sia dal potere ecclesiastico che da quello nobiliare, con la costruzione del Palazzo Pubblico quale sede del Governo dei Nove della Repubblica di Siena e la successiva costruzione dei vari palazzi nobiliari, che seguono ordinatamente il percorso della Via Francigena.
Da quel momento, inizia la progressiva decorazione e miglioria della piazza, con la pavimentazione in mattoni disposti a “coltello” che risale al 1347. La parte esterna della Piazza è in pietra serena e durante il Palio viene ricoperta di tufo.
Nel 1419 Jacopo della Quercia scolpì la Fonte Gaia, che è oggi conservata al Santa Maria della Scala, sostituita da una copia ottocentesca di Tito Sarrocchi. La fonte è in marmo bianco circondata da una cancellata in ferro battuto. Secondo la tradizione il nome “Gaia” fu dato per ricordare la particolare gioia dei senesi quando l’acqua sgorgò per la prima volta nella piazza, nel 1346, dopo quasi dieci anni di scavo per creare un “Bottino” cioè un lunghissimo acquedotto sotterraneo voltato a botte, che è ancora oggi visitabile (su prenotazione).
Nel punto più basso, c’è invece il cosiddetto “gavinone” per il deflusso delle acque, oggi ornato da una scultura in forma di cespuglio dell’artista senese Massimo Lippi.
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