Da Siena a Ponte d’Arbia

Una tappa impegnativa di 25,79 km che si percorre in meno di 7 ore. Uscendo da Siena, dalla Porta Romana prendendo la Certosa di Maggiano e imboccando una stretta stradina asfaltata in direzione di Paterno. In un susseguirsi di strade bianche, s’incontrano panorami mozzafiato lasciandosi sempre lo skyline della città medievale alle spalle ben visibile.

Una volta giunti alla Grancia di Cuna, si prosegue lungo le Crete Senesi, sfiorando Monteroni e giungendo a Quinciano. Non molto distante troviamo il borgo fortificato di Lucignano d’Arbia e la sua pieve romanica di San Giovanni Battista. Superato Lucignano si raggiunge il punto tampa: Ponte d’Arbia.
Per trovare un punto di ristoro bisogna deviare dal percorso a Isola d’Arbia, mentre l’acqua (scarsissima) si può trovare anche alla Grancia di Cuna.

Credit Antonio Cinotti

Verso Isola d’Arbia

La Via Francigena, dopo aver attraversato Siena, uscendo da Porta Romana, si dirige verso sud, coincidendo per un tratta con la statale 2, lungo la quale sono ancora presenti antichi ospedali: Santa Maria di Belém, la Casa del Lazzaro, e altri due sul Colle di Malamerenda e alla Coroncina. A Isola d’Arbia si trova una pieve che da sempre è meta dei pellegrini che percorrono questo tratto: la chiesa romanica di Sant’Ilario. Il cammino poi passa accanto alla Grancia di Cuna, una fattoria fortificata in cui si conservavano alimenti e grano destinati allo Spedale del Santa Maria della Scala di Siena.

Monteroni d’Arbia

Monteroni d’Arbia, a 13 km da Siena, da sempre considerato la porta di accesso alla parte sud della provincia di Siena, un territorio attraversato dalla Via Cassia, circondato da panorami mozzafiato.
Oltrepassato Monteroni, si raggiunge Lucignano, il borgo-fortezza di origine trecentesca dove si può ammirare la pieve romanica di San Giovanni Battista.

Ponte d’Arbia
La XIV tappa di Sigerico: Ponte d’Arbia ai piedi delle Crete senesi, l’antico deserto di Accona, in località Ponte d’Arbia. Durante il Medioevo questo territorio era parzialmente sommerso dalle acque, e, nel punto dove sorgeva Isola d’Arbia, si trovava una piccola chiesa romanica: la chiesa di Sant’Ilario, un luogo dove i pellegrini francesi erano soliti fermarsi.
Continuando lungo le Crete Senesi s’incontra un bellissimo chiostro affrescato: il convento di Monte Oliveto Maggiore, che merita certamente una visita.