Pici all’aglione
La storia dei pici affonda le sue radici nell’antica civiltà etrusca. La prima testimonianza di questo piatto risale al V secolo a.C e si trova sulla Tomba dei Leopardi di Tarquinia, un monumento funerario. Viene infatti raffigurato un banchetto dove compare una pasta lunga, irregolare, che presumibilmente possiamo considerare i primi antenati dei pici.
Dalla cittadina del viterbese la preparazione di questo tipo di pasta si diffuse prima in Val di Chiana e poi in tutta la Toscana. I pici sono un piatto povero, tipico della realtà contadina, per la semplicità degli ingredienti. La vera ricchezza di questa pasta consiste nella possibilità di condirli con le salse più disparate: dal sugo di fegato di coniglio al ragù di carne o alle semplici briciole. Tuttavia il condimento che meglio si presta è, senza dubbio, l’aglione.
L’aglione di Chiana è un prodotto prezioso che sta diventando sempre più raro. Si presenta con bulbi giganti di colore bianco, tendente all’avorio e di forma quasi sferica. Ognuno di essi contiene circa sei bulbi separati e di grandi dimensioni. Il gusto è estremamente delicato, un’eccellenza da impiegare in molte ricette.
Ingredienti (per 4 persone)
- 360 g di pici (clicca qui per la ricetta)
- 4-5 spicchi di aglione (100-110 g)
- 300/350 g polpa di pomodoro o pelati
- olio q.b.
- sale
- vino bianco
Procedimento
1 Versate in un tegame 4 cucchiai di olio e fate rosolare a fuoco lento l’aglione spezzettato e schiacciato. Unite mezzo bicchiere di vino bianco, coprite e fate cuocere a fuoco moderato per circa 15 minuti.
2 Versate il pomodoro e salate. Continuate a cuocere abbassando la fiamma fino a che non avrà raggiunto la consistenza desiderata.
3 Nel frattempo mettete a bollire l’acqua salata per la pasta. Immergete i pici e, terminato il tempo di cottura che in genere richiede circa 18 minuti, scolateli al dente e fateli saltare nel condimento all’aglione per insaporirli. I pici all’aglione sono pronti ad essere serviti!