Stagione "Metaversi-Zeta", nuovi linguaggi in scena
ALDO MORTO
Partendo dalla vicenda del tragico sequestro e uccisione di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, il drammaturgo/regista/attore si confronta con l’impatto che questo evento ha prodotto nell’immaginario collettivo. E lo fa a partire dal corpo di Moro, come già aveva fatto in passato con i “cadaveri eccellenti” di Mussolini (“Dux in scatola” ) o Garibaldi e Mazzini (“Risorgimento pop”). Assieme a pochi oggetti – come un’automobilina telecomandata, una Renault 4 rossa, versione in miniatura di quella in cui fu lasciato il cadavere di Aldo Moro – Timpano affronta in scena, senza alcun pietismo, gli spinosi e delicati argomenti legati agli anni di piombo che l’hanno visto bambino, quindi troppo piccolo per capire o averne memoria personale.
Vincitore del premio Rete Critica 2012
Candidato al Premio Ubu come “Migliore novità italiana”
Vincitore del premio Nico Garrone 2013 per il progetto “ALDO MORTO 54”