Museo Archeologico Nazionale di Siena
Photo © Luca Di Martino

Museo Archeologico Nazionale di Siena

Un viaggio nel cuore dell'antichità

Museo archeologico nazionale di Siena, Piazza del Duomo, Siena, SI, Italia

Il Museo Archeologico Nazionale, nel cuore della città di Siena, cela un tesoro prezioso per gli amanti della storia e dell’antichità. Questo luogo incantevole è una tappa imperdibile per coloro che desiderano immergersi nel passato ricco e affascinante di questo territorio. Attraverso un viaggio attraverso i secoli, il museo offre una panoramica delle civiltà che hanno plasmato questa parte di Toscana.

Il Museo Archeologico Nazionale di Siena ha le sue radici tra la fine XIX e l’inizio del XX secolo. Alla progettazione scientifica lavora negli anni Venti il giovane Ranuccio Bianchi Bandinelli, è grazie al suo impegno che il museo prende forma. La sua inaugurazione ufficiale risale al  7 ottobre 1941. Il primo nucleo collezionistico confluito nel museo raccoglie le collezioni dell’Accademia dei Fisiocritici e della Biblioteca Comunale.

Alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso la sua sede venne trasferita all’interno del Santa Maria della Scala e nel 2001 trova la sua collocazione definitiva. Oggi si trova, infatti, negli ambienti posti al livello più basso del Santa Maria, fatti di cunicoli scavati nell’arenaria e di ampi spazi in mattoni. L’allestimento attuale si articola in due sezioni: la Sezione Topografica e l’Antiquarium.

La Sezione Topografica 

Fornisce una panoramica dell’archeologia del territorio. Particolare riguardo viene dato alle evidenze archeologiche provenienti dall’area urbana, dal territorio “senese”, dal Chianti e dall’alta Val d’Elsa.

Museo Archeologico Nazionale di Siena, sala

 credit: Luca Di Martino

 

L’Antiquarium

E’ la sezione in cui sono confluite le collezioni pubbliche e private che in parte costituiscono il nucleo originario del museo. Ne fanno parte numerosi reperti da ritrovamenti fortuiti e i materiali degli scavi condotti nelle proprietà di famiglia nei pressi di Sarteano e Casole d’Elsa. Il museo, negli anni 1951-52, ha ulteriormente incrementato il suo patrimonio. Sono acquisite altre due importanti raccolte, la Chigi Zondadari e la Bonci Casuccini. La prima, costituita dal marchese Bonaventura Chigi Zondadari, comprende materiale del territorio, ma anche oggetti probabilmente acquistati sul mercato antiquario. La collezione Bonci Casuccini è composta dai materiali in larga parte provenienti dal territorio chiusino, raccolti nella villa della Marcianella, ceduti nel 1952 allo Stato e trasferiti a Siena.

Museo Archeologico Nazionale di Siena, collezione Chigi Zondadari

 credi: Luca Di Martino

Lo sapevi che esiste una specifica norma dedicata alle scoperte fortuite?

Si tratta dell’articolo 90 che riguarda le scoperte accidentali di oggetti, sia fissi che mobili, come indicato nell’articolo 10. Se una persona trova casualmente qualcosa di valore storico o culturale, deve farne segnalazione entro 24 ore al soprintendente, al sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, deve prendersi cura di conservare temporaneamente l’oggetto esattamente dove è stato trovato. È compito del soprintendente informare anche i carabinieri responsabili della protezione del patrimonio culturale.

Se l’oggetto trovato è mobile e non può essere conservato in sicurezza sul posto, la persona che lo ha trovato può spostarlo per garantirne la protezione fino a quando non arriva l’autorità competente. In caso di necessità, può chiedere l’aiuto della forza pubblica.

Tutti coloro che hanno in custodia oggetti trovati per caso devono assicurarsi di conservarli adeguatamente. Le spese sostenute per la custodia e il trasporto degli oggetti saranno rimborsate dal Ministero.

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